CHI ERA TONY WOLF? Quante volte, sfogliando un libro illustrato per bambini, vi siete imbattuti nel nome Tony Wolf. Un nome che si ricorda facilmente e soprattutto un illustratore di una bravura eccelsa, questo Tony, questo illustratore americano?...o inglese? E invece il buon Tony Wolf ci ha gabbati tutti da sempre perchè è italianissimo (ora potete sfoggiare tutto il vostro orgoglio italiano come ho fatto io quando l' ho scoperto). Tony Wolf all' anagrafe Antonio Lupatelli è nato a Busseto (PR) nel 1930. Scomparso di recente (nel 2018) è uno degli illustratori italiano con il maggior numero di opere edite in Italia e all' estero. Ha continuato a produrre fino all'ultimo lasciando il passo al figlio Matt Wolf (Matteo Lupatelli) che ha uno stile pressochè identico a quello del padre.
LA TECNICA E I DETTAGLI La mostra apre con questa bellissima illustrazione qui sopra che lascia senza fiato e, non avendo una distanza di allarme ***, avviciniandosi con il naso quasi sul vetro si scorgono dettagli che lasciano senza fiato e da qui in poi sarà un tripudio di "wow", "oh", "guarda che roba!!!" ***NDR: avete presente quando andate al museo, vi avvicinate all' opera e suona la sirena con tanto di luci strobo che vi indicano come foste degli squilibrati? Sì, ecco, quella, qui non c'era. PS: Me l' ha raccontato un amico...non che a me sia mai successo, eh!...o forse sì, una volta, per sbaglio. Premetto che le opere sono tutte originali e non sono molto grandi, al massimo un formato A3 circa (29,7 x 42 cm) e questo rende ogni dettaglio molto più interessante perchè si tratta di lavorare su vere e proprie miniature. Praticamente ha realizzato le tavole poco più grandi delle dimensioni con le quali sono andate in stampa, cosa molto rara e che da ottimi risultati sulle riproduzioni solo se gli originali sono di grandissima qualità...come in questo caso. Qui (sopra e sotto) vi ho fatto lo zoom dei dettagli, per quanto piccolo sia, ogni particolare è dettagliato all' inverosimile e, nell'immagine ravvicinata qui sotto potete vedere una tecnica che aveva imparato osservando un illustratore francesce. Il particolare che dovete osservare è quella macchina sul muro vicino alla cornice. Questo effetto era dato picchiettando del gesso liquido sul foglio che, seccondosi, creava dei grumi; passando poi il pastello a cera bianco su queste "montagnole" di gesso si creava un effetto impermeabile casuale dove l' acquerello poi non attaccava creando questi magnifici effetti. Tony Wolf usava tempera ed ecoline per le sue tavole, qui sotto un altro dettaglio. Sì sono un pò fissata ma il mio motto è: SONO I DETTAGLI A FARE LA DIFFERENZA, SEMPRE! DUE TECNICHE DA VECCHIA VOLPE, ANZI LUPO |
1000 RUOTE Chi ha fatto un liceo artistico come me o una scuola di arte o di grafica in tempi non sospetti (ovvero quando vedevi il pc una volta al mese e dovevi dividertelo con 24 compagni di classe) sa che le correzioni, modifiche o le aggiunte si facevano proprio così attaccando un "tacon" con lo scotch trasparente o la colla. Poi una volta scansionato o fotografato nessuno si accorgeva dell' aggiunta. OLIVE NEL PAN DI SPAGNA Un altro classicone che invito sempre i miei corsisiti ad adoperare. Il collage!!! Io lo uso spesso quando non so disegnare qualcosa (il mio cruccio sono i palloni da calcio, proprio non riesco a farli) semplicemente lo prendo da una rivista, lo ritaglio, lo incollo nella tavola e lo integro un po' con i colori. Scansionato o fotografato poi non si noterà che quella è un' immagine incollata. IL CARTONCINO DI FONDO Questa per me è stata una scoperta! Avete notato qui di fianco come ha sfruttato il colore del cartoncino (verde) per creare un livello di fogliame. Il risultato è bellissimo!!! E siamo arrivati alla fine di questa mostra che si conclude con un omaggio in salsa Trudi di una celebre illustrazione di Tony Wolf. La mostra è stata itinerante per un pò e, se avete occasione, andate assolutamente a vederla perchè merita tutto il vostro tempo |
INTERVISTA A TONY WOLF
IL MIO TESSSORO
Ecco questo è il mio tesoretto targato Tony Wolf:
IL LIBRO DI GIACOMINO E IL FAGIOLO. Anno 1966. Una super chicca di quando Tony Wolf si firmava L'alpino.
STORIE DEL BOSCO DI GNOMI DI GIGANTI DI FATE DI FOLLETTI E DI DRAGHI. Anno 1985.
Mentre gli altri libri che vedete sono degli anni novanta e duemila.
ALLA PROSSIMA!
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